Webinar. Valorizzare i progetti UCC Saper comunicare all'interno della propria azienda i nuovi servizi UCC per garantire successo e veloce ROI.
Partecipanti - Paolo Manzoni, A2A - Manuela Tassetto, Alceo - Antonio Furlanetto, Benetton - Oriana Corinna Benetti, ENI - Rossella Macchi, ENI - Luca Raponi, Fastweb - Silvia Nova, Plantronics - Paride Bersazza, Riello - Claudia Castiglioni, Reti - Stefania Randolfi, Saipen
Il tema è stato trattato da Oriana Corinna Benetti di ENI. Intanto un progetto UCC va condiviso. Conviene farlo sin da subito invitando al "tavolo" alcune funzioni aziendali, oltre ICT: ad esempio personale e organizzazione. Ciò servirà per condividere da subito le aree di possibile miglioramento e le modalità che vengono suggerite dalle aree di business. Inoltre bisogna subito pensare a come raccogliere le nuove esigenze degli utenti. La scelta dello strumento di comunicazione (ESN) è fondamentale. Nel caso di ENI è stato fortemente personalizzato: prima "Eniwave" per i servizi UCC , poi "Moka" per il SN interno. A proposito di quest'ultimo il brand riporta lo slogan "condividere la passione", quindi per garantire il successo dell'iniziativa si deve far leva anche su fattori personali, non solo su quelli professionali (specializzazione, competenza). Infine, la relazione ha affrontato il tema della premiazione dei migliori utilizzatori, chi usa meglio, non solo di più, e chi fornisce suggerimenti per migliorare. Tra gli strumenti più efficaci può esserci la partecipazione attiva nell'ESN della Direzione.
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Le principali considerazioni raccolte dai partecipanti: - l'approccio ENI lascia troppo spazio all'iniziativa individuale e lo sforzo richiesto agli utenti può essere considerato eccessivamente alto, - l'estensione dei servizi UCC alla filiera è essenziale, ma i servizi di ESN possono anche partire su un campione di utenti definito ed interno - é quasi inevitabile che i servizi UCC siano destinati a divenire commodity.
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