L’attivazione della Customer Experience Management - CEM – sui mercati dei prodotti durevoli spesso richiede che il modello della relazione con il cliente sia ripensato: il contatto non si limita alla presa in carico di richieste e reclami, ma è attivo 24h su 24h, 7 giorni su 7 e si pone obiettivi strategici per l’azienda.
Per avere clienti fidelizzati e promotori del brand è necessario attivare un modello di CEM, che operi su servizi di Customer Caring e Help Desk. Tale evoluzione CEM può essere sintetizzata in queste fasi di attività:
- servizi dedicati al parco di prodotti installati o impiegati
- interventi tecnici sui guasti dei prodotti
- manutenzione programmata dei prodotti
- prevenzione dei malfunzionamenti
- collaborazione con i clienti, utilizzatori proattivi
- interventi sulla R&D di nuovi prodotti e di nuove soluzioni.
In questi ambiti, un caso significativo è rappresentato da FCA MOPAR. Il programma CEM attivato é ampio ed è finalizzato sia a rafforzare la fedeltà dei clienti FCA alla rete di officine autorizzate sia a stimolarli a riacquistare le auto del gruppo e si avvale di:
- un Customer Journey multicanale che, individuando i principali touchpoints dei clienti durante il ciclo di possesso della vettura, ne intercetta le esigenze e risponde con comunicazioni dedicate
- una strategia di comunicazione che, in linea con i valori di ogni singolo brand FCA, posiziona MOPAR nel territorio del servizio al cliente, affidandosi ad uno storytelling costruito su misura.
- un approccio relazionale che stimola i clienti FCA ad un maggiore coinvolgimento, utilizzando logiche di engagement evolute, quali lo sviluppo di contenuti dedicati, di soluzioni di gamification e di video interaction e di una user experience specifica
- un modello evoluto di Customer Experience che utilizza strumenti avanzati di CRM e marketing automation, quali la profilazione del cliente, il marketing predittivo e gli indici di performance che ne misurano il comportamento.
In base ad esperienze in altri settori di mercato, si può affermare che con il nuovo modello CEM è possibile:
- proporre soluzioni su misura, in grado di anticipare eventuali esigenze,
- vendere servizi ancillari,
- rilevare costantemente il livello di soddisfazione relativo all’interazione con il brand,
- aggiornare le preferenze e la profilazione del cliente,
- prevenire disguidi
- raccogliere e comprendere i reclami,
- coinvolgere il cliente lungo tutto l’arco del viaggio esperienziale.
Occorre anticipare esigenze, monitorarne e garantirne la soddisfazione per creare nuove opportunità in linea con le aspettative dei clienti. Il nuovo modello CEM è opportuno che si ponga come obiettivo quello della massimizzazione della fedeltà e dell’attaccamento al brand. Serve riconvertire il significato del touchpoit, trasformandolo in un momento di contatto costruttivo in grado di coinvolgere il cliente attraverso soluzioni e proposte atte a porre rimedio a situazioni in corso, sempre accrescendo soddisfazione e attaccamento al brand.
Dal punto di vista delle tecnologie, i clienti seguiti da una strategia CEM vengono supportati da piattaforme di omnicanalità: telefonicamente, via chat, via mail e, più di recente, anche via WhatsApp. Per raccogliere opportunità di business attraverso le reti commerciali si creano siti web personalizzati, ma con contenuti e layout uniformi con la brand identity, e su tali siti si attivano campagne di lead generation. Infine, per quanto riguarda gli analytics, le informazioni raccolte all’interno di una Customer Base unificata - che supera i silos dipartimentali - vengono analizzate tramite strumenti di Business Intelligence, al fine di avere la Customer Journey aggiornata e allineata alla Customer Experience.
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