Dagli interventi sui temi del coworking e sharing economy, ai supporti istituzionali per ll'innovazione, ai commenti dedicati al mercato della Comunicazione Collaborativa in Italia.
La serata dedicata alla consegna dei premi è iniziata con un "siparietto" dedicato al tema "coworking e sharing economy". E' intervenuto Renato Galliano - Direttore Settore Innovazione Economica, Smart City e Università, del Comune di Milano - sul tema "Coworking e sharing economy". Sono seguite le testimonianze di attività significative di coworking attive a Milano portate da Marco Nannini di Impact Hub e Emil Abirascid di Talent Garden.
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L'innovazione del coworking nasce da esigenze di mercato ed il modello si relaziona sia con i singoli utenti che con le organizzazioni. Non è tanto una mera questione di spazi e di costi, quanto di aspetti che riguardano la componente di condivisione e collaborazione. Facendo gruppo si è anche in grado di affrontare in modo più efficace il mercato ed ottenere economie di scala. E questo è vero soprattutto per categorie professionali generalmente considerate "liquide". Ogni utilizzatore del coworking ha la possibilità di avere una postazione di lavoro con connettività internet a larga banda e con vari servizi, ad esempio la videoconferenza. Il coworking favorisce scambi interprofessionali di reciproco beneficio e costituisce un "humus" fertile per la nascita di imprese innovative e startup. Il progetto coworking a Milano nasce circa due anni fa. Il Comune ha costituito un registro di spazi di coworking e sono più di una trentina quelli attualmente censiti. Di recente é stato rinnovato il bando per erogare voucher destinati a supportare lo sviluppo ulteriore del settore.
Sul versante dell'innovazione, Armando De Crinito, Deputy General Manager - Direzione Enterprise, Ricerca e sviluppo - Regione Lombardia, ha informato sulle prossime disponibilità di vaucher della Regione destinati sia ad aziende della "domanda" che dell'"offerta" che innovano nella digitalizzazione dei processi di business.
Prima della consegna dei premi, Mario Massone, fondatore del Forum UCC+Social, ha condiviso con i presenti alcune passaggi relativi al mercato UCC in Italia.
Diceva un noto guru del settore durante un suo speech che, grazie all'adozione di soluzioni UCC, per tutti gli attori della filiera gli effetti non possono che essere win win... Va precisato che questo è vero solo se tutti partecipano e lo fanno veramente convinti dei benefici che otterranno dalla nuova organizzazione. Ricordiamo che la condivisione si porta appresso la capacità di realizzarla e gestirla come sfida per uscire dal convenzionale. Da dove cominciare? Si può pensare ai modelli di coworking e all'impiego di risorse tecnogiche in cloud. Non va dimenticato che i "conservatori" non considerano l'apporto dato dalla condivisione e ritengono lo smart working come la possibilità di sfuggire al "controllo" dei capi. Inoltre in molti sostengono che i blocchi più resistenti al cambiamento sono soprattutto le funzioni di HR (flussi di lavoro) e IT (tecnologie organizzative).
Partendo dalla considerazione che ogni problema può essere una opportunità, esso va comunque affrontato per passi successivi. Approccio che deve fare i conti con la lentezza con cui negli ultimi tempi si è mosso il mercato IT in generale e UCC in particolare. La lentezza del mercato é dovuta a vari fattori: crisi economica, maturità delle aziende, assenza di strategie convincenti, non piena capacità di comprensione e valutazione dei costi nelle varie componenti, processi decisionali lunghi e a volte inefficaci, soprattutto quando si valutano soluzioni ibride intermedie. Ne consegue un numero di trattative commerciali e opportunità decisamente inferiore alle attese. Bisogna agire sul mercato eleggibile ed accelerare il periodo di decisione.
Serve preparare un messaggio che interessi veramente i decisori delle aziende. Bisogna partire dai vendor che più influenzano la trattativa finale, non tralasciando ciascun attore della filiera dell'offerta. Occorre una proposta concreta di servizi di Unified Communication e Social Collaboration offerti in modo innovativo, che sfrutti un periodo termporale ed esigenze specifiche di aziende localizzate su un determinato territorio, ma in affari con mercati nazionale e internazionali.
Serve un rilancio. Una proposta che sia una campagna commerciale (fatta di sconti e comarketing) e culturale (ovvero con servizi e nuove iniziative). Ovvero un pacchetto di strumenti per agevolare la trattativa sia dal punto di vista economico che di coinvolgimento delle persone. Se tutti, dalla filiera dei vendor (offerta) alle aziende del mercato (domanda), parteciperanno in modo convinto la situazione non potrà che risultare win win ..... e il Forum UCC+Social farà la sua parte. Il Forum UCC+Social propone il progetto "coffee fifteen", che racchiude in sé l'idea del coffee, come momento di socializzazione in azienda, e il 2015, anno dell'Esposizione Universale di Milano.
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