Viviamo in un mondo condizionato dall'evoluzione tecnologica. Ma le innovazioni, per molti motivi, negli ultimi anni sembrano aver interessato più la nostra sfera privata, piuttosto che quella professionale. Questo é accaduto anche per le tecnologie ed i servizi UCC, ma ora qualcosa sta cambiando.
Come consumatori abbiamo accesso a rilevanti prestazioni di devices mobili e ad avanzate applicazioni di servizi multimediali, che ci permettono di comunicare testi, voce e video tra ciascuno di noi e a tutti i nostri contatti personali.
Come dipendenti di aziende, che dividono il loro tempo tra attività di lavoro ed esigenze private, ci aspettiamo di poter godere di una esperienza simile a quella personale presso il nostro posto di lavoro. Tuttavia queste attese, condizionate dall'esperienza consumer, spesso vengono a scontrarsi con l'ambiente aziendale. Infatti la maggioranza degli addetti dispone di servizi differenti, numeri di account differenti e credenziali diverse per accedere a servizi audio, web, video. Ciò non significa che alcune soluzioni di UCC non siano già in parte realtà nelle aziende. Infatti, come è evidente nella figura, circa 2/3 degli utenti impiega un mix di audio video e/o web conferencing durante le loro comunicazioni.
Purtroppo la maggioranza di questi servizi resta disconnessa in isole di funzionalità, fornite da tecnologie diverse, da venditori diversi, che impongono modalità di impiego non semplice agli utilizzatori. Le soluzioni emergenti si propongono di fornire una interfaccia facile da usare. Inoltre esse permettono una user esperience unificata, con la possibilità di gestire un passaggio da testi ad audio e a video, condividendo i contenuti con un click all'interno di un'unica comunicazione.
Nel settore UCC sono in atto vari cambiamenti, perché le aziende cercano di migliorare i prodotti attuali e, talvolta, unire le migliori caratteristiche di due può essere prezioso. Ad esempio, il marchio Microsoft Lync sembra destinato a scomparire dal mercato nel 2015, con la prossima versione di business communications and collaboration di Microosft che sarà chiamata Skype for Business.
I dati della ricerca sono tratti dal whitepaper di Wainhouse Research
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