Nel 2020 il PIL pro-capite nel mondo sarà di 15.000 dollari, contro gli attuali 8.000, ma l’Occidente avrà ridotto del 15% il proprio potere d’acquisto. La popolazione nei mercato emergenti era pari a 5,7 miliardi nel 2010, mentre nei mercati maturi era di circa 1,2 miliardi.
Il Primo Mondo conserverà il primato nella produzione di idee. I Paesi emergenti produrranno soprattutto beni materiali. Il Terzo Mondo fornirà materie prime e manodopera a basso costo. La Cina avrà un PIL uguale a quello degli Stati Uniti, avrà le maggiori banche del mondo e 15 megalopoli con più di 25 milioni di abitanti. Accanto ai Bric (Brasile, Russia, India, Cina), saranno emersi i Civets - Colombia, Indonesia, Vietnam, Egitto, Turchia e Sud Africa - (*). (*) Considerazioni tratte dalla presentazione condotta dal prof. Domenico De Masi sui trend che rivelano lo scenario socio-economico, su scala globale, dei prossimi anni.
Secondo una ricerca condotta da IBM, nei mercati maturi dal 2011 al 2014 si prevede una contrazione dei consumi per tutte le categorie, salvo che per la spesa relativa all’energia elettrica, gas e acqua. Le categorie principali per cui i consumatori si aspettano il taglio più consistente delle spese sono quelle degli apparecchi elettronici e delle vacanze.
Nello stesso periodo i consumatori dei mercati emergenti prevedono che la spesa cresca in media del 11%. mentre la previsione di quelli dei mercato maturi è pari ad una discesa del 15%.
La popolazione nei mercato emergenti era pari a 5,7 miliardi nel 2010, mentre nei mercati maturi era di circa 1,2 miliardi.
Interessanti le considerazioni sulla spesa per le telecomunicazioni. Più di un terzo dei clienti dei mercati emergenti prevede di spendere di più nel settore delle telecomunicazioni mobili nei prossimi anni. Oggi gli abbonati di telefonia mobile nei paesi emergenti superano quelli di telefonia fissa cinque a uno.
Questa crescita dei mercati emergenti è destinata a continuare nei prossimi anni, specie nei mercati in rapida via di sviluppo come Cina, India e Brasile. Se si guarda all’impiego dei servizi, nei mercati maturi il 49% degli utenti con una connessione a internet accede a video streaming o effettua download tutti i giorni, contro solo il 28% degli utenti dei mercati maturi.
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