Automazione e posti di lavoro in UK |
Martedì 15 Maggio 2018 14:40 | |||
Si prevede che nel prossimi 3-4 anni si perderanno circa l’8% degli attuali posti di lavoro nei call center inglesi. Nel frattempo, il lavoro dei servizi clienti è divenuto più complesso e richiede più competenze. Negli anni '70 Barclaycard e British Gas furono tra i primi ad adottare i call center in UK. Ma solo nel 1985, l'imprenditore Sir Peter Wood diede il via al vero boom dei call center, quando fondò Direct Line, la prima azienda a vendere assicurazioni interamente per telefono. Agli inizi del secolo le aziende iniziarono a cercare nuovi modi per ridurre i costi e l'industria era presa dal problema dell'offshore. Oggi gli Stati Uniti sono il più grande player del settore, con 40.000 centri di contatto che impiegano circa 6 milioni di persone. ContactBabel prevede che entro il 2021 nel Regno Unito scompariranno 45.700 posti di lavoro. Di questi, 20.000 interessano i 168.000 addetti attualmente impiegati per gestire i rapporti con i clienti da rivenditori e aziende di distribuzione, attività sempre di più online. Uno studio condotto lo scorso anno dall'IPPR thinktank ha avvertito che i posti di lavoro che generano un terzo della retribuzione annuale nel Regno Unito rischiavano di essere automatizzati. Secondo lo studio, il 44% dei posti di lavoro nel Regno Unito potrebbe essere automatizzato, pari a oltre 13,7 milioni di persone che insieme guadagnano circa 290 miliardi di sterline. Senza dare una scala temporale, lo studio indicava che i lavoratori a reddito medio - come il personale dei call center, i segretari e gli operai - avrebbero probabilmente sopportato il peso maggiore. L'anno scorso è stata istituita una Commissione sul futuro del lavoro, per esaminare come la forza lavoro sarebbe stata influenzata dall'automazione. Secondo la loro analisi, i call center sono un esempio di un settore che sembra destinato a essere radicalmente modificato dall’automazione con i lavori tradizionali potenzialmente persi. Il governo inglese riflette su come rispondere a questi cambiamenti, specialmente se le perdite di lavoro sono concentrate in particolari comunità o regioni. L’automazione è lo spauracchio per il settore dei contact center. Ma si tratta di un fenomeno che non deve essere semplicemente visto come pericoloso per la perdita di posti di lavoro. Di fatto, i volumi di chiamate tradizionali diminuiscono, ma le relazioni che si devono tenere sono più complesse e richiedono più tempo per affrontarle. Se c'è un'area dove la complessità è aumentata essa è la vendita al dettaglio, poiché il settore è stato influenzato dagli acquisti online. Note tratte da:
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Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Maggio 2018 12:22 |