Manca una visione unificata e, per contribuire a costruirla, bisogna cercare di collaborare. Il fermento nel settore UCC consiglia che le iniziative indirizzate a supportarne la crescita trovino aree di collaborazione per trarre vantaggi dalle sinergie. Per quanto riguarda il Forum UCC mi auguro che venga compreso lo sforzo originale intrapreso negli otto anni di attività.
Ho visto con interesse la nascita del gruppo UCUG.it (Unified Communication Users Group Italy), sia perché si presentava come indipendente, sia perché poteva coprire una esigenza di nicchia nel fornire supporto tecnico agli addetti ai lavori. Per la verità avevo anche chiesto a chi ha fondato il gruppo perché intendesse creare una iniziativa completamente nuova, dal momento che poteva affiancarsi al Forum UCC già esistente. Ma, evidentemente, la cosa non era in linea con i loro obiettivi ed egli decise di procedere autonomamente, pur scegliendo di inserire il logo del Forum UCC tra gli “sponsor” del loro sito web. Ad oggi, riscontro che l’iniziativa comunica contenuti tecnici di prodotto interessanti per la cerchia degli addetti ai lavori ed è essenzialmente legata all’offerta UCC di Microsoft, ma raccoglie attenzione di sponsor dei vari vendor che operano anche nell’arcipelago UCC di Microsoft.
Nel breve termine questo tipo di scelta é comprensibile. Infatti, a parere di molti non ci sono altre piattaforme così integrate e complete come quella Microsoft. Se si guarda alla Unified Communication vi sono diverse opzioni sul mercato, tutte con “plug in” verso Office. Inoltre, resta l’aspetto delle filiere di business, molto presente in Italia, in cui è premiante un concetto di federation per uscire dal contesto aziendale ed allargare l’azione verso la community. Se poi consideriamo la componente di Unified Collaboration anche in questo caso l’integrazione verso Microsoft è quella più ricercata dagli altri vendor. Di fatto quasi tutti i protagonisti si possono considerate allineati a Microsoft.
Tuttavia, mi sembra che porsi oggi unicamente in un’ottica "Microsoft oriented" non può fornire una osservazione completa del mercato, non aiuta ad avere una chiara visione delle opportunità presenti. Il mercato è ricco di offerte - sia a livello globale che locale - e, con la sua crescente estensione, sta interessando aziende che operano in settori variegati. Basti pensare al ruolo che le piattaforme ed i servizi UCC assumono come abilitatori nei confronti di scenari come lo smart working o le organizzazioni agile, ove si incontrano nuovi interlocutori e decisori.
Ciò che manca oggi è la “visione unificata” dal punto di vista del cliente-utente. I vendor, ancora oggi, seguono logiche molto vicine all’atteggiamento monopolistico e sono i clienti-utenti a doversi adattare alla tecnologia, mentre l’impiego dell’innovazione UCC dovrebbe essere semplice e trasparente. Il vendor che per primo sarà in grado di fornire questa “visione unificata” diventerà il nuovo leader di mercato.
Mi permetto di ricordare che per garantire la crescita di questo genere di mercato serve soprattutto parlare e ascoltare le aziende e il loro management che deve decidere come innovare. Bisogna fare molta attività di sensibilizzazione e coaching. E saper evidenziare in modo credibile i vantaggi che ciascuna linea di business può ottenere dall’innovazione UCC. Su questo ambito il Forum UCC cerca di operare molto modestamente e con indipendenza da circa otto anni. Ed in tale periodo ha fornito variegati stimoli ed opportunità agli attori del mercato.
Mi rendo conto che, dal punto di vista dei vendor ciò che li stimola è il loro business e le eventuali opportunità che risultano a breve da questo genere di iniziative. Devo tener conto del fatto che per molti la visibilità non è più uno stimolo sufficiente e che le risorse disponibili vanno indirizzate in maniera estremamente mirata.
Ecco perché il Forum ha introdotto i premi di settore - iniziativa poi seguita da altre Istituzioni - che si propone di far emergere le best practices ed i responsabili che - appartenenti a funzioni aziendali diverse - hanno fatto in modo di realizzare questi casi concreti e vincenti. Inoltre, sono stati avviati interventi di sensibilizzazione e formazione su leadership situazionale, social humor, lavoro agile, agilità e autonomia organizzativa.
Continuo a pensare che il Forum UCC sia utile al mercato italiano e mi auguro che venga compreso lo sforzo originale intrapreso in tutti questi anni. Tuttavia, oggi più che mai, mi rendo conto che è necessario collaborare con tutti coloro che pensano si possono trarre vantaggi dalle sinergie; e attendo di raccogliere i segnali che servano a concentrare risorse adeguate sul nostro progetto.
Mario Massone - mario.massone@markab.it
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