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UCC in cloud, mondo e Italia

Mercoledì 06 Aprile 2016 13:28

Il report IDC 2015 Unified Communication & Collaboration, come anche anticipato nel sottotitolo “Growth in Investments and Innovative Solutions”, evidenzia buone prospettive di sviluppo di questo mercato nei prossimi anni, ma l'Italia seguirà lo sviluppo previsto nel mondo?

In estrema sintesi le conclusioni dello studio IDC si possono così presentare:

  • L'attuale livello di adozione delle soluzioni UCC (oggi pari al 55% delle aziende) ha ancora ampi margini di crescita che è prevista o già pianificata dal 61 % delle aziende nei prossimi tre anni sia in termini di ampliamento che prima adozione.

  • A fronte di tali piani si prevede una crescita del 9% già nel 2016 del budget medio destinato a UCC, e i valori stimati non sono trascurabili: circa 8M$ per le grandi imprese con 1000+ dipendenti e circa 0,55M$ per le SME con una dimensione totale media di 4.3M$.

  • Nel prossimo biennio le aziende manifestano l'intenzione di trasformare il loro modello di servizio privilegiando la migrazione verso soluzioni ibride (con prevalenza di premises-based su cloud e hosted cloud). La spinta sembra derivare da una crescente convinzione (oggi pari al 71% delle aziende) che l'adozione di tali soluzioni avrà un impatto significativo. Infatti anche se le modalità di comunicazione attualmente più diffuse nelle aziende rimangono quelle tradizionali (posta elettronica, telefono, meeting), al loro fianco cresce l'uso dei nuovi strumenti innovativi, tra cui l'instant messaging per l'interno delle organizzazioni, il social media per l'esterno e l'uso delle video conferenze in entrambi i casi.

idc2015

  • Le principali sfide manifestate dalle aziende relativamente alla implementazione dei servizi UCC sono i costi, la sicurezza e l'integrazione con le infrastrutture esistenti. Fattori che si confermano prioritari (con al primo posto la sicurezza) nella valutazione dei vendor e delle soluzioni da loro offerte.

Gran parte delle suddette considerazioni per gli addetti ai lavori appaiono come conferme di una tendenza in atto.

Tuttavia, è opportuno soffermarci su alcuni aspetti e provare a sintetizzare alcune riflessioni, pensando in modo specifico al nostro contesto territoriale ed economico, nel quale le PMI sono più presenti e rilevanti rispetto ad altre nazioni europee.

  1. Si può ritenere che le soluzioni UCC in cloud potrebbero avere maggiore successo presso le PMI italiane se i canali di distribuzione dimostrassero più efficienza e determinazione. Ad esempio, i carrier nella fase di attivazione della componente di comunicazione unificata potrebbero meglio indirizzare le sfide e sollevare le organizzazioni aziendali di dimensioni contenute dal problema della sicurezza e dei costi con proposte adeguate e garantite da best practices e da metodologie di valutazione di provata validità.

  2. Inoltre la componente di collaborazione potrà giocare un ruolo importante nell’apertura del mercato UCC cloud verso le PMI, grazie alla offerte di soluzioni free, o di basso prezzo, e quindi alla possibilità di adottare velocemente modalità dipmi comunicazione agili e più adatte alle nuove generazioni che sono ormai anche i nuovi dipendenti, i nuovi clienti , i nuovi partner. Il mercato consumer infatti vede una diffusione di tali strumenti per uso ludico che pervade le nuove generazioni agli occhi delle quali le modalità di lavoro delle nostre aziende (grandi e piccole) appaiono antiquati.

  3. Va sottolineata la potenzialità dell'utilizzo del video per le aziende che operano lungo filiere o distretti per favorire la conoscenza e la collaborazione tra persone che operano in contesti differenti e velocizzare i processi, migliorare il trust personale e nelle aree di front end agevolare la condivisione delle immagini, documenti anche con i clienti stessi. Naturalmente rimane una spada di Damocle nella disponibilità di banda sul territorio nazionale che rischia, se non sarà presto sviluppata in modo diffuso, di costituire un reale freno alla crescita del paese.

  4. Infine presenta a nostro avviso una potenzialità elevata e determinante per lo sviluppo dell'economia e del commercio nel prossimo futuro l'adozione delle modalità di comunicazione social sul mercato italiano che a tutt'oggi risulta ancora quantitativamente limitato: in un mondo sempre più connesso, sempre più iper competitivo e iper specializzato il cliente o l'insieme di clienti, qualsiasi sia l'elemento di aggregazione, rappresenta un valore assoluto per ogni azienda e deve essere coltivata una relazione sempre più multidimensionale e vicina tramite gli strumenti UCC + Social che rappresentano una grande leva di retention.


Paolo Manzoni - Mario Massone

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Aprile 2016 16:01