Giornata del Lavoro Agile 2015 |
Venerdì 23 Gennaio 2015 17:23 | ||||
Dopo il successo della prima edizione della Giornata del Lavoro Agile 2014, quest'anno è stata organizzata la 2° Giornata del Lavoro Agile, che si terrà il prossimo 25 marzo 2015. Come lo scorso anno, anche il Forum UCC+Social partecipa alla Giornata. Per aderire è necessario registrarsi al sito www.comune.milano.it/GiornataLavoroAgile.
Nel 2014 furono oltre cento le imprese, dalle grandi multinazionali alle piccole realtà, che parteciparono. Impossibile fare previsioni oggi su quella che sarà la partecipazione alla seconda Giornata del Lavoro Agile, ma c'è la ragionevole certezza che il numero di adesioni si moltiplichi e superi di gran lunga l'edizione 2014. Anche quest'anno l'amministrazione comunale si fa capofila dell'iniziativa insieme ad ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Valore D. Possono aderire alla 'Giornata del lavoro agile' le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali che desiderano far sperimentare ai propri lavoratori modalità di lavoro agile, e anche a chi ha già al suo attivo accordi e forme di lavoro agile. Risultati precedente edizione La giornata del Lavoro Agile testimonia come, quando si tratta di modificare modelli di comportamento obsoleti, il successo va ricercato nel buon avvio di un processo dimostrativo e non nel conseguimento di risultati specifici che arrivano quando le dimensioni del processo hanno raggiunto la “massa critica”. La fase critica è l’avvio del cambiamento di una organizzazione, quando si inizia a porre in discussione quelle regole, ipostaticamente accettate, che danno forma alla resistenza al cambiamento delle abitudini. Poco importa se il progresso sociale e tecnologico ha svuotato di significato molte delle regole organizzative del lavoro, esse continuano a costituire il metro di giudizio del funzionamento delle organizzazioni, specie quelle pubbliche che, per garantirne il rispetto, mantengono i propri sistemi organizzativi vincolati all’esecuzione di processi formali, invece di attrezzarli per perseguire obiettivi e risultati. Di qui le artificiose costruzioni e la stolida burocrazia che si ripercuotono negativamente sullo sviluppo e sulle relazioni sociali ed economiche delle città. Lo smart working, ideale visione di un lavoro liberato da vincoli fisici e temporali, rappresenta una opportunità di trasformazione e di evoluzione per le organizzazioni e per il benessere delle città. Le amministrazioni cittadine possono svolgere un ruolo importante nell’indirizzare e sostenere questi processi avviando piattaforme di collaborazione per la pianificazione di interventi di ampio respiro che diffondano e diano spessore alle azioni dimostrative, indirizzandole ad un progetto di sviluppo e di organizzazione della città.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 20 Marzo 2015 18:26 |