Al VoiceCon di Orlando Verizon Business, operatore leader in USA, ha rafforzato la propria offerta di soluzioni di UCC per il mercato Business grazie a servizi di "telepresence gestita" con Cisco e a soluzioni di "SipTrunking" con Microsoft OCS.
Adottare servizi di UCC in modalità cloud può avere qualche rischio e la sicurezza dei dati è la preoccupazione più diffusa. Però è importante per ogni organizzazione valutare l’uso attuale della tecnologia, i bisogni e i limiti, e fare una scelta di un fornitore. Con una corretta pianificazione e procedure definite, la gestione ed il monitoraggio delle tecnologie sul posto, un fornitore affidabile può ridurre i rischi. Si può iniziare da una tecnologia o una applicazione che siano a basso rischio e meno strategiche in un reparto dell'organizzazione. Ciò darà la possibilità di capire le migliori prassi e le politiche da attuare come parte della strategia di cloud computing. Una volta perfezionato il processo si può fare il grande passo, spostando i servizi più diffusi nella “nuvola”. Anche negli USA il mercato cloud per UCC è all’inizio, ma promettente specie per le PMI. Oltre a sistemi PBX hosted IP e integrazione con desktop e messaggistica, vi sono molte applicazioni che si adattano al modello: gestione dei contatti, incontri online, condivisione di file e messaggistica istantanea.
In Italia vedremo come i nostri operatori di tlc si muoveranno. Va segnalato che già oggi i servizi offerti da Telecom Italia sotto il brand "Impresa Semplice" e "Alice Corporate IPPBX" sono soluzioni Full-IP e integrate in modalità SIP-Trunking con l'infrastruttura di rete del Service Provider. Altri Service Provider forniscono servizi analoghi, ma non in modalità SIP Trunking. In Italia resta poi da sviluppare la "video communication", ovvero videocomunicazione mediante webcam, video telefono, desktop, telepresence. Quando avremo un ampio mercato di queste applicazioni come servizi gestiti di rete?
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