Come garantire nuove professionalità e opportunità di lavoro in parallelo ad un intervento di automazione UCC.
Fare meglio ciò che si fa oggi. Se si scoprono inefficienze o, peggio, doppi lavori, gli interventi correttivi non possono che indurre benefici, alla produttività dell’organizzazione e del singolo; in particolare quest’ultimo potrà contare su una maggior affezione nello svolgimento dell’incarico.
La meccanizzazione libera opportunità di lavoro povero, spesso ripetitivo, senza vera specializzazione e responsabilità. Avere meno posti di lavoro di questo tipo spesso vuol dire anche minore conflittualità sociale, quindi un miglior clima aziendale. Si tratta di un fattore essenziale per ridurre errori ed inefficienze e per far crescere le professionalità in azienda, professionalità che diventa essenziale nella valorizzazione di una impresa.
Un altro aspetto che non va sottovalutato riguarda la gestione del tempo tra lavoro e privato. Permettere ed incentivare l’impiego di sistemi e metodologie che favoriscano questo equilibrio è un aspetto vincente delle organizzazioni attuali, tanto più se esse sono complesse - suddivise lungo filiere - e piatte, con riporti gerarchici molto vicini.
Infine, nei settori a maggiore sviluppo e concorrenza, l’attrazione dell’azienda è anche collegata ai benefit che l’organizzazione è in grado di offrire ai nuovi assunti, in particolare per quanto riguarda la loro dotazione di servizi di tipo UCC.
Tuttavia, in alcuni settori di mercato la maggiore automazione porta - e porterà - una riduzione di posti di lavoro. Tale processo evolutivo potrà avere conseguenze importanti, soprattutto dove gli ambienti e le persone non sono pronti ad accettare o a comprendere nuovi sistemi organizzativi e sociali. Come è già accaduto in passato per valutare oggettivamente queste trasformazioni occorre anche - o soprattutto - guardare alle nuove opportunità che esse contribuiranno a creare.
Se si osserva il mercato del Cloud le attività coinvolte possono essere le seguenti: - nel mercato privato servono specialisti dedicati alle infrastrutture e ai server e di addetti per la virtualizzazione (es. supporto, formazione) - nel mercato ibrido le opportunità interessano project manager, amministratori ed integratori. - per il mercato pubblico le opportunità riguarderebbero soprattutto le funzioni commerciali per l’offerta dei servizi e per gli addetti del post vendita.
Quanto ai servizi di UCC, si pensa che le opportunità di nuovi lavori si concentrino nelle fasi di pre e post vendita e si concretizzino in team di specialisti sui social network con la missione di: - service desk per promuovere un uso corretto delle nuove funzionalità nelle organizzazioni pubbliche e private - attività di ascolto delle esigenze degli utenti dei servizi di collaboration per prevenire l’insorgere di un problema o raccogliere una nuova opportunità. Tali organizzazioni potranno essere costituiti dalle società dell’offerta delle tecnologie UCC, ma anche partecipate da altro capitale e la loro collocazione sarà interna e/o in outsourcing e analogamente in-house o in cloud. Questi social network diventano punti critici dello sviluppo UCC, sono di fatto parte in causa e, attraverso il service desk, modello esemplificativo di utilità diretta. Potranno avere un ruolo anche gli operatori di telecomunicazioni ed i system integrator.
Il modello di business sarà arricchito con proposte cross. Ad esempio si potrebbero gestire rubriche, offrire servizi personali e link su altri provider UCC; ma anche selezionare, proporre e commentare contenuti vicini alle esigenze e ai gusti degli utilizzatori.
In sintesi esistono due modi per recuperare professionalità e opportunità di lavoro in parallelo con un intervento di automazione di tipo UCC: - facendo operare meglio chi gestisce i progetti esistenti - creando valore aggiunto attraverso nuove organizzazioni. Tutto questo pensando che l’innovazione che oggi si presenta spesso non è più collegata direttamente ai tradizionali concetti di consumo e di produzione.
|