In Europa entro il 2013 il 50% degli addetti sarà mobile, ovvero opererà al di fuori dal suo ufficio almeno un giorno alla settimana.
Ma questa situazione è molto diversa a seconda dei Paesi, in rapporto ad aspetti culturali, organizzativi e delle infrastrutture di comunicazioni. Ad esempio questa modalità di lavoro è molto più diffusa nei paesi Scandinavi, in Olanda e UK.
La situazione in Italia prevede il 7% degli “addetti mobili” entro fine 2011. I benefici potenziali sono evidenti: - riduzione dei viaggi, del traffico e dell’inquinamento - riduzioni degli spazi degli immobili per uffici e delle spese relative - maggiore produttività. Ma esistono vari ostacoli: - organizzazioni gerarchiche - aziende ancorate a modelli industriali del passato - aspetti legislativi e vincoli giuslavoristici e sindacali - bassa diffusione della banda larga - privacy e sicurezza delle comunicazioni.
Da una indagine presentata da Plantronics risulta che i lavoratori italiani preferiscono andare in ufficio ogni giorno e che gran parte del lavoro fuori dal proprio ufficio è svolto presso i clienti. Sono pertanto forti le “esigenze di socializzazione”. Serve quindi mettere in pratica un nuovo modo di comunicare, quindi un nuovo modo di lavorare. E tutte le resistenze prima o poi dovranno fare i conti con il fatto che questa nuova comunicazione é indispensabile, dal momento che le filiere in cui operano le nostre aziende sono sempre più estese. Con il BPO abbiamo dato in outsourcing processi importanti e questo trend in una realtà globalizzata é sempre più rilevante. |
Unificare la presenza con Plantronics Le conversazioni possono richiedere complesse impostazioni di scelte dello status dell’utente. Il Voyager PRO UC SmartSet semplifica questa scelta aggiornando automaticamente lo status di presenza - a seconda che l’auricolare sia indossato o meno - in tutti i softphone e cellulari. La visualizzazione di uno status accurato e sapere quando gli interlocutori sono disponibili e disposti a essere chiamati, rende più semplici e produttive le comunicazioni. Leggere prestazione di Philip Vanhoutte |
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La vera difficoltà é quella di diffondere strumenti e servizi di comunicazione e di collaborazione, con coraggio e convinzione che la crescita economica passa anche da queste scelte. Purtroppo non basta affidarsi a ottimi vendor di tecnologie, ma occorre metter mano alle proprie organizzazioni e ai propri processi, sapendo ascoltare (e stimolando) le esigenze degli utenti dei nuovi servizi.
Inoltre disporre di mezzi di comunicazione sempre più potenti e integrati vuol dire migliorare la propria visibilità e la conoscenza. Ma richiede anche un’etica di rispetto degli altri, quindi delle loro passioni e, sul lavoro, delle loro competenze. In questo ambiente di collaborazione il termine “risorsa umana” assume un senso particolare, perché viene valorizzato dalla stessa rete di comunicazione. Forse meglio che dai soli organigrammi aziendali.
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