Unified Collaborative Communications. La situazione dello sviluppo e le barriere all’adozione. Ecco i principali risultati della ricerca on-line promossa da Aastra.
Nel 47% dei casi non sono stati coinvolti nel progetto più dipartimenti. Nel 46% dei casi il principale sponsor è il CIO, che vede nell’UCC la possibilità di disporre di nuovi servizi e di incrementare la produttività. La tavola riporta le possibili definizioni di UCC.
Nelle attività lavorative di tutti i giorni, le funzioni di UCC possono generare riduzione dei costi di viaggio attraverso i meeting virtuali (72,6% dei casi) e agevolare lo scambio di informazioni tra diversi gruppi di addetti (72% dei casi).
Come parte del progetto UCC l’83.9% del campione prevede sviluppi ulteriori verso CEBP Communication Enable Business Process.
Tra le principali barriere all’adozione di soluzioni UCC la ricerca evidenzia: - limitata percezione del ROI e dei benefici (52%) - riservatezza delle informazioni (50%) - costo di aggiornamento della infrastruttura (48%). Ma, poiché nel 67% dei casi si prevede una campagna di sensibilizzazione e di formazione degli utilizzatori in tutte le fasi del progetto, è proprio la resistenza degli utenti l’ostacolo più importante.
In conclusione, questi sono i punti che la ricerca evidenzia per migliorare l'implementazione dei progetti UCC e facilitarne l'adozione da parte degli utenti: - Migliorare la comunicazione relativa al progetto - Raccogliere le aspettative e le esigenze degli addetti - Comunicare meglio il progetto con gli utenti finali - Non imporre nuovi strumenti agli utenti che non ne hanno bisogno, anche se siamo convinti che sia utile per loro - Mostrare agli utenti i potenziali benefici di utilizzare comunicazioni collaborative - Formare le persone e gestire il cambiamento sono di vitale importanza per il progetto - Rendere il progetto semplice e facile da usare - Utilizzare standard aperti.
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