Si è svolto il 15 dicembre l’interessante incontro che ha presentato i risultati della Ricerca dell’Osservatorio Unified Communication & Collaboration promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. Il rapporto con i risultati della ricerca è scaricabile dal sito www.osservatori.net. Nel seguito alcune nostre brevi note.
Mariano Corso e Alessandro Piva, MIP Dal campione di altre un centinaio di aziende si nota che gli investimenti in UC&C sono in controtendenza rispetto agli investimenti IT in generale. L’investimento medio per azienda passa da 222mila euro nel 2008 a 225mila nel 2010. Solo nel 16% dei casi l’utilizzo di UC è sistematico per i vari ambiti; solo l’8% nel caso della web collaboration. L’UC&C è ancora usata in modo superficiale e non ha un forte impatto sull’organizzazione, soprattutto per la parte collaborativa. Le aziende stentano ad assumere modelli aperti e virtuali. L’approccio dei progetti è sostanzialmente top-down. Nell’attuale situazione UC&C rischia di essere una opportunità persa. Le aziende utilizzatrici chiedono maggiore semplicità nell'utilizzo di applicazioni di UC&C, non deve essere necessario studiare un manuale o perderci troppo tempo, l'utilizzo deve essere intuitivo ed immediato per gli utilizzatori, la UC&C deve quindi semplificare la vita e i processi, inoltre è richiesto un maggiore livello di integrazione tra differenti Vendor e le applicazioni dovrebbero essere indipendenti dal sistema operativo o browser utilizzato. C'è quindi ancora un certo gap da colmare lato offerta rispetto alla domanda. Le aziende, inoltre, chiedono una maggiore presenza e un ruolo più consulenziale e da “trusted advisor”, per comprendere meglio le esigenze e opportunità del business.
Le esperienze dei clienti
Ezio Barbero, Intesa SanPaolo. Applicazioni interessanti per il remote consulting e, tra i servizi di collaborazione, la creazione di chat a tema Vantaggi ottenuti: risparmio di invio e-mail e relativa necessità di storage grazie all' impiego di chat e presence, quindi riduzione dei costi e aumento della collaborazione tra i dipendenti. La Visione di Intesa SanPaolo va quindi nella direzione di una maggiore integrazione, semplificazione e disponibilità in mobilità delle informazioni digitali necessarie a supportare il business, utilizzando potenzialmente qualunque terminale e qualunque sistema operativo. Impiego di evangelizzatori e sviluppo previsto per la video UCC.
Gabriele Chiesa, Eni Creazione di Social Enterprise, la necessità nasce da una esigenza di business ovvero identificare in una organizzazione complessa e distribuita nel mondo le competenze e le informazioni necessarie in tempi brevi, oggi questo è abbastanza complesso da gestire e si è convinti che una piattaforma di social networking consentirebbe un aumento della produttività e collaborazione interna oltre ad una maggiore soddisfazione nel lavoro personale. In nove mesi aumento del 55% dei servizi di condivisione. Presentata una esperienza concreta avuta in ENI per aumentare il livello di adozione dei servizi di collaborazione che avevano un livello di adozione inferiore al 20%; il progetto è stato realizzato creando un portale con il brand ENI integrato, semplice ed intuitivo da utilizzare, in questo modo anche persone inizialmente scettiche o poco inclini ad usare nuovi strumenti di collaborazione hanno presto cambiato idea e oggi usano i nuovi strumenti di collaborazione per condividere documenti e lavorando maggiormente in team. Le prospettive per il futuro sono di aumentare l'adozione di strumenti di collaborazione in modo tale da rendere competenze e esperienze disponibili in modo semplice e efficace in tutta l'organizzazione. Non è possibile togliere il telefono dalla scrivania, in quanto gli utenti sono abituati ad usare strumenti di comunicazione tradizionali a cui si possono aggiungere strumenti e tool di collaborazione più innovativi e per garantire il livello di mobilità che una azienda distribuita in termini di risorse e skill ha.
Mattia De Vecchi, Innowatio Nello sviluppo del progetto è stata inserita una logica di incentivazione all’uso. Si è cercato di curare il clima aziendale, inoltre essendo l'azienda molto giovane ha al suo interno personale che anche nella vita privata utilizza certi strumenti e si aspettano di avere i medesimi strumenti anche in ambito lavorativo, la possibilità di contribuire in modo attivo alle decisioni dell'azienda interagendo con il Top Management ha favorito la creazione di un ambiente di lavoro particolarmente piacevole e una forte motivazione dei dipendenti che sentono di far parte di una squadra in cui il loro lavoro può fare la differenza. Per la criticità dell’attività non si deve perdere nessun contatto Per il prossimo futuro l'idea è di esportare il medesimo modello di collaborazione interno verso i clienti e l'intero ecosistema.
Gabriele Zirolli, Roche Rilievo delle difficoltà di integrazione culturale a livello mondo. Impiego di social network Lo sviluppo deve essere accompagnato dalla governante del progetto
Le richieste ai fornitori - Partnership più strette per condividere la roadmap - Interoperabilità e sistemi aperti - Capacità di integrazione e supporto nel fare cultura
Spunti dai fornitori presenti (Avaya, Cisco, IBM, Microsoft, Plantronics, Siemens) - Servono regole per utilizzare meglio UC&C, non basta la fase di sostituzione - Si parla di work 2.0 e virtualizzazione, ma occorre formare le persone e i sindacati. - Occorre cambiare il modo di lavorare: raccogliere più opportunità con meno stress. - La funzione di presenza potrebbe sostituire i badge di rilevazione presenze - Bisogna garantire sviluppi su standard aperti ed essere consulenti nei confronti dei clienti. - Occorre più coraggio nell’implementare UC&C
Microsoft La disponibilità di un ambiente di lavoro integrato e tool di collaborazione integrati nelle applicazioni desktop è la chiave di svolta per Microsoft che promette con iLync maggiore interoperabilità e apertura oltre ad una user experience irripetibile.
Cisco L'offerta Cisco sta evolvendo su tre principali direttrici: Video pervasivo, Cloud Computing e Terminali mobili innovativi, Social Networking, integrando la user experience.
Avaya L'Azienda, leader storica delle telecomunicazioni, ritiene di saper comprendere in modo efficace le esigenze del cliente fornendo soluzioni innovative, ma al tempo stesso adeguate a quelle che sono le esigenze e maturità del mercato. Anche Avaya punta su apertura, interoperabilità e piena integrazione con sistemi legacy e terze parti.
Plantronics (speech in English, very nice and interesting) For Plantronics to have a good user experience it is important at one side to use sofisticated and innovative headset and Plantronics assure the best of available technology allowing noice and echo cancellation and an integrated presence capability. The next step should be to introduce “wideband codec” to get the advantage of a high quality voip conversation.
Siemens La parola d'ordine per Siemens è flessibilità e interoperabilità nelle piattaforme innovative di UC&C, standard e protocolli aperti, l'unico Vendor europeo a vantare una lunga storia di successi e esperienza nel settore delle telecomunicazioni, sicuramente un player da considerare .
IBM IBM è stata la prima azienda a introdurre tecnologie di collaborazione, lunga storia piena di successi e con la grande esperienza in ambito system integration. Si sente di garantire la massima flessibilità e livello di integrazione del mondo della UC&C con quello emergente della collaboration e del social networking, supportando le aziende a modelli basati con soluzioni on-premises o ibridi e integrati son soluzioni di public cloud.
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