Il Tavolo SW Lavoro Agile del Club CMMC ha di recente organizzato due incontri: uno dedicato ai temi del benessere in aziende e l’altro alle forme di applicazione dello smart working. Dopo la fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022) l'applicazione del nuovo modello di SW sarà molto variegata. A partire da un livello base di welfare (es.BPO) sino a maggiori livelli di autonomia (es. multinazionali) con affinamento degli strumenti di controllo e supporto. Il cambiamento non si prospetta così rapido e va monitorato per individuare quanto un atteggiamento proattivo possa essere premiato dal mercato. Nel seguito si riportano le testimonianze principali e le registrazioni dei due incontri.
Benessere e organizzazioni smart. Venerdì 4 febbraio 2022. (vedere registrazione su YouTube) Il lungo periodo di pandemia ha rafforzato l’attenzione verso la cura della salute. E’ cambiata l’impostazione del welfare aziendale: con la valenza economica, welfare e wellbeing servono a fidelizzare i dipendenti, farli star bene, farli lavorare bene e anche mantenere e attrarre i talenti. Nell’incontro on-line organizzato dal Club CMMC si è parlato della ricerca del benessere e della felicità. Per affrontare con energia ed entusiasmo complessità e incertezza. Per sentirsi a proprio agio nella flessibilità delle organizzazioni che oggi devono passare verso l’hybrid working Adriana Galgano (Ottantaventi). Per affrontare con entusiasmo e in autonomia complessità e incertezze serve essere felici e avere la cosiddetta competenza emozionale - il benessere diventa un’attività manageriale - la relazione tra felicità e produttività - i risultati di alcune ricerche in Usa ed Europa
Ilaria Santambrogio (Human RealizatiONi). Il lavoro Agile sta cambiando il concetto di lavoro e la sua centralità, perché crea un rapporto diverso tra lavoro e lavoratore. Quest’ultimo si trasforma in manager di sé stesso, impara a riconoscere e allenare abilità e competenze come proprie e non solo dell’azienda - Alcuni dati scientifici che arrivano dalla psicologia, dalle neuroscienze e dagli ultimi studi in ambito bioenergetico ci suggeriscono dieci principi chiave del lavoro agile a “segno positivo” che permettono di alimentare una leadership positiva e personale. - Il primo set di principi sono alla base della motivazione al lavoro. Il secondo set di principi riguarda l’area della leadership personale. L’ultimo set di principi ha a che fare con quegli elementi esterni che fanno da catalizzatore per ottenere il meglio dal lavoro agile.
Panel di discussione. Piermattia Menin, Managing Director HR DHL Express Italy “Abbiamo rilevato un forte senso di responsabilità delle nostre persone, con un legame stretto tra soddisfazione dei dipendenti ed esperienze dei clienti. Molte sono le iniziative pensate per mantenere alto l’ingaggio delle persone e per modificare lo stile di leadership”
Ornella Giannone, HR Business Partner Manager Fastweb “Nell’ambito del progetto Well& Work sono state create sedi virtuali in cui si sono sviluppate quattro aree di servizio: della mente, del fisico, della salute e della socialità.”
Rossella Zaminga, Head of HR - Broadband & Corporate SKY Italia “Il benessere passa da dove ti siedi, da come stai e da come ti senti. Il tema del balance ha già messo alla prova il change management ed ora si tratta di adeguare tutto al nuovo modello di hybrid working, che è in via di definizione.”
Applicare lo Smart Working. Venerdì 11 febbraio 2022 (vedere registrazione su YouTube) Aggiornamento sui temi del Lavoro Agile (normativo, organizzativo, motivazionale e formativo) visti dai manager di aziende che operano nella filiera della relazione esperienza clienti. Apre l’incontro la testimonianza di Arianna Visentini, Ceo e Fondatrice Variazioni, che tratta questi temi:. - Procedure e accordi tra dipendenti e aziende - Quali i vantaggi acquisiti e, soprattutto, cosa resta ancora da fare per lo SW - Alcune azioni suggerite per favorire lo sviluppo di un’organizzazione smart.
Panel di discussione. Enrico Martino, Direttore Risorse Umane Comdata "Il nostro non deve essere telelavoro, ma non è neppure lo smart working. Siamo consapevoli che si tratta di un percorso da cui non si torna indietro, che ci porta ad una chiara consapevolezza che il controllo spasmodico, tipico del modello fordiano, non può più esistere. Dobbiamo fare in modo di non essere abbandonati in questa complessa fase di transizione".
Fabio Di Giulio, General Manager GGF Group "Servono linee guida chiare e riferite alle attività delle nostre organizzazioni. Responsabilità e fiducia sono aspetti da condividere nei nuovi regolamenti".
Paolo Ghezzi, Ceo Infocamere “Lo smartworking come nuovo strumento e modello organizzativo non è una novità in InfoCamere che, già prima della pandemia, aveva fatto propria la prospettiva del lavoro agile per garantire sostenibilità efficienza e promozione umana quali cifre riconoscibili dell’operato del sistemacamerale al servizio delle imprese”
Lelio Borgherese, CoFounder e Ceo Network Contacts "Ci siamo mossi per primi in emergenza con la remotizzazione ed ora intendiamo usufruire del nuovo modello che ci piace chiamare “armonioso e partecipativo” per cercare di allineare i diversi interessi. Ad esempio, cito l’accordo sulla produttività del lavoratore, con l’impiego di parametri di qualità e quantità che sono correlati a quelli con cui il committente misura la nostra prestazione. Nello stesso tempo siamo intervenuti sui layout degli uffici - a Molfetta abbiamo creato una palestra ed un minimercato – affinché tali luoghi di lavoro diventino più attrattivi”.
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