Coronavirus: l’Italia diventa digitale |
Venerdì 24 Aprile 2020 08:48 | |||
Quasi una beffa, una sorpresa e uno choc . Chi vende tecnologia si è disperato per anni nell individuare driver per la digitalizzazione delle imprese e del sistema paese, passando dall aumento della produttività alla riduzione dei costi, dalla fidelizzazione dei clienti alla retention dei talenti bisognosi del “BYOD”, ovvero usare i propri strumenti ovunque. Si è provato di tutto, alla necessità di diventare globali e internazionali, creare nuovi modelli di business, aumentare le marginalità , portare sul mercato nuovo valore e innovare anche il management, ripensare ai modelli organizzativi e al modo di fare impresa . Disperati si è arrivati ad odiare e dare la colpa ai CIO e decision maker delle aziende, doveva esserci o un com plotto o davvero un management incapace di comprendere i benefici della digitalizzazione e dello Smart working, le PMI nemmeno a parlarne attaccate ai loro capannoni e macchine per la produzione non avevano la cultura digitale necessaria per comprendere lo Smart wo Insomma una sconfitta del nostro Paese, sempre ultimi in classifica e poco digitali.rking. E un giorno arriva lui, tale sig coronavirus e l’Italia si scopre innovativa, digitale, tutt’altro che Smart. Lezioni a distanza, piattaforme di e-commerce in tilt, l’ufficio tradizionale non lo vuole più nessuno, i fornitori di servizi di audio e web conferenza sommersi da richieste e arrivano a fatturare in un mese quello che prima fatturavano in 3 mesi. Quindi serviva al paese una scossa, l’urgenza, la necessità . Non bastava l’incentivo fiscale e l’opportunità di aumentare la produttività, serviva qualcosa di più forte : la paura di morire. Quindi di fronte alle paure forti anche gli italiani più tradizionali e conservatori sono diventati in poche settimane digitali e Smart. Smart working certo non vuol dire solo lavorare da remoto, ma sicuramente la mobilità è un abilitatore e a questo punto verrebbe da chiedersi, chi vorrà tornare in ufficio dopo il coronavirus e soprattutto chi potrà? Superata la crisi dei mutui spazzatura del 2008 abbiamo ora una nuova crisi legata al timore delle pandemie, quindi avr emo nuovi modelli sociali e organizzativi, faremo maggiore attenzione ai posti e alla gente che frequenteremo, cambierà il trasporto delle person e, cercheremo un posto di lavoro che tuteli la nostra salute e quella dei nostri cari. Gli uffici diventeranno open space e spazi condivisi ultra sanificati , la banda necessaria crescerà esponenzialmente , aumenterà la domanda di tecnologia e servizi di gestione sicura dei dispositivi mobili, avremo una crescita esponenziale Chi vive di tecnologia vedrà insomma nel coronavirus un partner importante, senza il quale non sarebbe mai riuscito a digitalizzare il nostro paese.delle transazioni digitali in tutti i settori , probabilmente compreremo le cipolle e le patate con una app e non più dal fruttivendolo. Alessandro Greco
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Ultimo aggiornamento Venerdì 24 Aprile 2020 10:09 |