Smart working: il ruolo della contrattazione |
Giovedì 07 Giugno 2018 11:30 | |||
La Camera del lavoro di Milano ha, ormai da anni, al centro della sua riflessione e della sua azione la modalità di lavoro smart working. Dal 2014, anno in cui il Comune di Milano ha istituito le “giornate per il lavoro agile”, la Camera del Lavoro di Milano ha aderito al Protocollo d’intesa che coinvolge diversi soggetti, portatori d’interesse del territorio, dai sindacati alle parti datoriali e intende confermare il suo impegno anche per il futuro. A dimostrazione della volontà di esplorare le modalità lavorative più innovative, dal 2017 la Camera del lavoro ha sperimentato la “settimana del lavoro agile” coinvolgendo i suoi dipendenti e scegliendo di adottare lo smart working come modo di lavoro al proprio interno. In termini pratici lo smart working è un diverso modo di organizzare la prestazione lavorativa e, nel 2017, ha avuto una cornice legislativa con l’approvazione della legge 81, che lo ha normato e regolamentato sia nelle aziende private che nelle aziende pubbliche. Negli anni passati, anche in assenza di una legge sullo smart working, la contrattazione si è fatta carico di prevederne l’esistenza e di regolamentarne l’utilizzo. In quest’ambito molte sono state le aziende in cui si sono raggiunti accordi collettivi per prevedere l’utilizzo dello smart working, in particolare grandi aziende, ove è particolarmente diffuso, a differenza delle piccole e medie imprese dove sembra meno presente. Queste premesse ci fanno dire che nei prossimi anni la contrattazione dovrà conoscere una diffusione affinché la modalità di lavoro agile possa essere applicata anche nelle aziende di piccole e medie dimensioni. Segretario Generale
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Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Giugno 2018 12:07 |