Avere un posto di lavoro innovativo è ancora un sogno per molti, anche per chi è impiegato presso aziende di successo. Con la ricerca “The Way We Work”, svolta da CensusWide (Londra) per conto di Unify, sono stati intervistati 9.000 knowledge workers in USA, UK e Germania, per capire cosa ne pensano del lavoro che svolgono e quali sono le loro aspettative per il lavoro futuro.
Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente. Quasi tre quarti (74%) degli intervistati ritengono che la tecnologia digitale cambierà radicalmente il modo in cui ci comportiamo nei luoghi di lavoro. In particolare, il 65% afferma che il loro ruolo non sarà lo stesso nel corso dei prossimi cinque anni.
Il 95% degli intervistati afferma che il loro posto di lavoro ideale non deve essere quello di una organizzazione del tipo "comando-controllo", ed il 90% segnala un ambiente di lavoro informale come quello più vicino al proprio ideale.
Per quanto riguarda il tempo impiegato negli uffici tradizionali, si nota che circa un quarto dei lavoratori dichiara di non lavorare fuori dal proprio ufficio. Ciò dimostra che l’era dell'ufficio tradizionale non è del tutto finita. Per contro, il 29% afferma di dedicare tra il 26% e il 50% del tempo in attività fuori dal proprio ufficio. Il 69% dice che avere un unico ufficio come luogo di lavoro fisico è meno importante di quanto lo fosse in passato, ed il 49% è convinto che le loro aziende operino grazie alle tecnologie di comunicazione, piuttosto che attraverso le sedi e gli uffici.
Oggi, il 21% lavora come libero professionista freelance; e molti di quelli che non lo sono prenderebbero in considerazione l’opportunità di lavorare con questa modalità. Tuttavia, il campione si divide sulla richiesta di maggiore flessibilità e sullo stile di vita che la consente. Dalla ricerca è evidente che è avvertito ancora grande senso di comodità in un lavoro con contratto regolare e di collaborazione con dipendenti a tempo pieno.
I team virtuali sono una realtà nelle moderne organizzazioni e producono vantaggi. Quelli più apprezzati dagli intervistati sono: pensiero creativo (36% degli intervistati)), possibilità di mettere insieme competenze diverse (34%) e capacità di prendere rapidamente decisioni (26%). Ciò non significa che i team virtuali non abbiano problemi, soprattutto quando non si creano possibilità di incontri e di socializzazione. Ma queste sfide possono essere superate con gli stili di gestione del personale e con il supporto delle tecnologie. Il 68% afferma che è più facile lavorare in modo efficace con i colleghi che vivono in altre località quando è possibile vederli in videoconference e parlare con loro.
Come si fa a sapere se si svolge bene il proprio lavoro? Per gli intervistati più anziani è più probabile essere valutati in base ai risultati e alla qualità del lavoro prodotta (39%). Mentre per i più giovani ciò che conta per il datore di lavoro sono le ore lavorate (40%). La ricerca evidenzia che in generale si lavora più ore di quanto si è impegnati a fare da contratto, in media da 38 a 40 ore settimanali.
Ma l’equilibrio tra lavoro e vita privata è un'aspirazione o realtà? Il 70% dice che è sempre importante mantenere una divisione tra il lavoro e la loro vita personale e il 48% sostiene di avere raggiunto tale equilibrio e per la maggior parte questo è migliorato negli ultimi cinque anni. Su tale argomento non esistono molte variazioni in rapporto alle classi di età degli intervistati.
Il 74% del campione dichiara di usare la e-mail. Ma il 28% dichiara che la posta elettronica è lo strumento che vorrebbero vedere rimosso dal posto di lavoro. Sull’utilità degli strumenti di comunicazione, circa due terzi degli intervistati concorda sul fatto che essi hanno un ruolo e non è possibile ridurne l’uso o rimuoverli. Tuttavia, il 25% di chi ha 16-24 anni vorrebbe ridurre o rimuovere gli strumenti il cui uso richiede troppo tempo e un ulteriore 21% crede ci siano modi più moderni per comunicare.
Le persone vogliamo comunicare, ma spesso non viene loro detto dove o quando farlo. Il 20% degli intervistati con età compresa tra 25 e 44 anni vorrebbe aggiungere la videoconferenza al loro kit di strumenti di comunicazione, al fine di lavorare meglio. Dalla ricerca risulta che gli strumenti che permettono mobile working e che sono fruibili in modalità on-demand sono favoriti. I “lavoratori della conoscenza” vogliono poter usare strumenti di comunicazione che più si adattano ai loro stili di lavoro e che rendono più facile operare in modo efficace.
Leggere il rapporto: The Way We Work
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