Plantronics annuncia i risultati di uno studio a livello globale della Oxford Economics sugli effetti dei posti di lavoro open space sui dipendenti, con l’obiettivo di capire come gli ambienti di lavoro influenzino il modo di lavorare e come far crescere la collaborazione in azienda.
La ricerca "When the walls come down" ha analizzato ciò che i dipendenti vogliono dagli ambienti di lavoro, e ciò che i manager devono fare per consentire una maggiore produttività e la soddisfazione del proprio personale.
La Oxford Economics ha intervistato più di 1.200 dirigenti e impiegati di diverse aziende, con funzioni di vario tipo. I dipendenti intervistati provengono da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, India, Cina, Australia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Lo studio ha incluso anche le interviste dettagliate con i dirigenti che stanno adottando delle misure per affrontare queste sfide di collaborazione aziendale e di produttività nei loro open office.
“Plantronics è costantemente impegnata ad assicurare il benessere dei dipendenti attraverso lo Smart Working – spiega Ilaria Santambrogio, Country Manager di Plantronics Italia – Per noi è fondamentale mettere a disposizione le migliori soluzioni tecnologiche per migliorare la produttività e contribuire alla felicità dei dipendenti.”
I principali risultati sono:
- I dipendenti vogliono solo lavorare. La capacità di concentrarsi senza interruzioni è una priorità assoluta per i dipendenti quando si tratta del lavoro in ufficio; l’accesso a benefit come free food è molto meno importante.
- L’integrazione tecnologica è un work in progress. Si presume che i dipendenti siano connessi per tutto il tempo in ufficio — ma solo il 40 % sostiene che i dispositivi che utilizzano a casa si integrano perfettamente con i loro strumenti di lavoro.
- La connettività costante genera un comportamento compulsivo e potrebbe portare all’esaurimento. Più di un terzo dei dipendenti dichiara di utilizzare i propri dispositivi tecnologici principalmente per abitudine o perchè obbligato, per timore di restarne fuori, o per pressione sociale.
- I manager non vedono i problemi. Quasi due terzi dei dirigenti dicono che i dipendenti sono dotati degli strumenti per affrontare le distrazioni sul lavoro; meno della metà dei dipendenti è d’accordo.
“Il rumore e la distrazione hanno un grande impatto sulla produttività”, dichiara Edward Cone, Deputy Director Thought Leadership and Technology Practice Lead alla Oxford Economics. “Si tratta di questioni che le aziende possono affrontare, ma prima hanno bisogno di riconoscere il problema”.
Il report elenca le seguenti raccomandazioni per i datori di lavoro, per aiutare i loro dipendenti a lavorare in modo più produttivo: ciò che infatti i dipendenti vogliono fare, come afferma la ricerca.
- Avere un dialogo con i dipendenti in merito al lavoro e a ciò che andrebbe cambiato all’interno dell’ufficio, quando lavorano in remoto e con l’uso della tecnologia.
- Assicurarsi che i dipendenti abbiano gli strumenti e i dispositivi necessari per lavorare da qualsiasi luogo.
- Dare ai dipendenti il tempo per rilassarsi, gli spazi e gli strumenti necessari, per potersi concentrare sul lavoro.
- Incoraggiarli a disconnettersi dopo ore di lavoro, per trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata.
La soddisfazione dei dipendenti e la produttività contribuiscono direttamente al successo economico di un’azienda: questa ricerca ha concluso che uno spazio ben progettato in un ufficio, con l’integrazione tecnologica e un migliore equilibrio lavoro/vita privata meritino lo sforzo.
Leggere il rapporto di Oxford Economics completo
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