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Cloud or not to Cloud

Martedì 15 Settembre 2015 16:12

I recenti annunci di Microsoft relativi a Skype for Business in cloud hanno causato reazioni significative nel mercato. Si prevede che la soluzione cloud Pbx abbia un impatto importante. Eppure, per avere una vera parità nel confronto tra l’offerta on-premise di Skype for Business Server e l'offerta on-line ci vorrà ancora qualche anno e le aziende sono preoccupate di pensare ad una transizione completa al cloud.

Queste preoccupazioni riguardano:

  • gli aspetti regolamentari richiesti dalla connettività PSTN
  • la limitatezza dell'attuale set di funzionalità della voice on-line per aziende
  • la qualità a volte problematica del servizio tramite internet
  • i clienti che a volte non sono pronti a rinunciare a contratti e dispositivi di lavoro esistenti
  • i clienti che possono preferire una graduale migrazione verso il cloud.

Microsoft intende offrire una soluzione a tale situazione di mercato e, all'evento WPC di luglio 2015, ha presentato dettagli sulle opzioni di distribuzione. Offrendo una soluzione ibrida, in cui i servizi cloud-based Pbx sono integrati a quelli on-premises basati su connettività PSTN, Microsoft ha preso in considerazione le preoccupazioni dei clienti.
L’approccio comprende quattro opzioni di distribuzione, al centro due versioni ibride.

Ognuna di queste opzioni viene esaminata nel white paper curato da AudioCodes e nello schema sotto riportato.

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Abbiamo raccolto qualche commento da Mor Hezi, VP Business Development, Unified Communications, AudioCodes Inc..

Forum: "Guardando alla situazione della rete italiana pensa che le aziende debbano essere particolarmente "sagge" nel valutare la transizione verso il cloud? Quali considerazioni fare?"

Mor Hezi: "La situazione di rete italiana non è heziomogenea in tutta italia quindi non si può rispondere si o no. La voce di per sé non richiede tanta banda, quindi l’adozione di UC in ogni azienda va valutata anche in base al tipo di uso che si intende fare. Certo che un maggior numero di chiamate video richiederà molto più banda.
Noi raccomandiamo comunque di fare una network assessment prima di iniziare un progetto di questo tipo. Se si usa la modalità di Cloud PBX con PSTN on-premise, si mantiene l’utilizzo della rete dell’operatore locale e la rete italiana dovrebbe essere sufficiente. Quando si andrà a modalità full cloud (ma, comunque, questo roadmap non è a breve termine da parte di Microsoft per l’Italia), allora la situazione sarà diversa. Anche negli USA raccomandano di usare Express Route (una sorta di autostrada privata della rete)."

Forum: "In riferimento al mercato e al parco installato dei Pbx in Italia, come vede questa transizione?"

Mor Hezi: "L’idea di Microsoft è proprio quella di rimpiazzare il parco di PBX attuali. Il mercato italiano è basato su un numero grandissimo di piccole e medie aziende che collaborano tra di loro. L’opportunità con Skype for Business è molto interessante perché con open federation, molte aziende potranno collaborare più facilmente tra loro, “vedere” la presence direttamente dal client, fare conference calls e condivisione di schermo. Cose che finora erano riservate alle grandi aziende. Il nuovo cloud della Microsoft potrà rendere queste tecnologie più accessibili e col nostro aiuto, implementabili."

freccia3 Leggere WP: ”To Cloud or not to Cloud? That is the Question. A practical guide for embracing the communications future”.

Ultimo aggiornamento Lunedì 21 Settembre 2015 16:16
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