Una ricerca condotta da Sedus Stoll in collaborazione con lo studio Pierandrei Associati ha posto sotto la lente le sfide che si trovano ad affrontare le società attive nel mondo del lavoro odierno. La rivoluzione digitale ha trasformato il mondo con un'importanza e una rapidità mai sperimentate in passato.
Questo cambaimento interessa soprattutto il nostro modo di comunicare e le nuove modalità di contatto e collaborazione fra le persone. Il sapere può essere più facilmente condiviso, e la nuova tendenza che si discosta da un pensiero puramente orientato a un'idea materialistica di possesso, per abbracciare un modo di agire e pensare più aperto, conduce a nuovi comportamenti improntati alla cooperazione. Così facendo, gli stili di vita diventano più flessibili e variabili rispetto al passato. A questo si aggiunge una crescente consapevolezza nei confronti della propria salute, innescando anche un processo di autoresponsabilizzazione.
I nuovi gruppi e le nuove forme di organizzazione creano un maggiore senso di comunità e rafforzano l'appartenenza dei propri membri, che danno vita a propri rituali e si identificano con determinati valori culturali e simbolici. Qual è il denominatore che accomuna i principali ambienti lavorativi innovativi?
Durante la ricerca sul campo sono state visitate una serie di aziende considerate particolarmente "innovative", per ricavare spunti e informazioni sui più diversi scenari del mondo del lavoro e degli ambienti ufficio. Fra gli ambienti esaminati figuravano sia uffici di dimensioni importanti all'interno di grandi multinazionali, sia postazioni di lavoro per team nelle realtà aziendali più piccole. Risultato: l'ufficio è, oggi uno dei luoghi maggiormente influenzati dalle evoluzioni nella vita di una persona. Proprio per questo deve essere in grado di soddisfare le esigenze dei propri utenti quando si tratta di attuare i cambiamenti necessari nell'ambito di un processo di trasformazione aziendale.
L'ufficio del futuro deve tenere in considerazione i bisogni di generazioni diverse di persone che si trovano a collaborare nello stesso ambiente. Questo implica anche la libertà di decidere dove, come e per quanto tempo un'attività sarà svolta e di garantire un più ampio margine di manovra. Riepilogando, nell'ambito della ricerca sono stati "filtrati" quattro requisiti fondamentali per un ambiente lavorativo: concentrazione, comunicazione, collaborazione e contemplazione. Le principali attività e ambiti di applicazione sono:
- INFORMAL. Lavorare concentrati
- FOCUS. Singole occupazioni informali e lettura
- DISCRETION. Isolamento acustico per telefonare in tranquillità
- RELAX. In un'atmosfera informale
- SOCIALIZING. Contatti con i colleghi nei momenti di pausa
- CROSS ROAD. Punti di incontro e piattaforme di scambio
- TRAINING. Spazi per la formazione e modalità di presentazione
- TEAM WORKING. Superfici creative per team e workshop
- PRESENTATION. Spazi per conferenze schermati acusticamente
Da tutto ciò possiamo trarre una conclusione: l'ufficio non è una realtà in via di estinzione, fermo restando che i collaboratori competenti, oltre a seguire il criterio del compenso economico, selezionano le aziende per le quali desiderano lavorare considerando sempre i vantaggi complessivi che esse hanno da offrire. Alcuni "plus" che inducono a scegliere un determinato datore di lavoro sono di natura immateriale e, in un'ottica di "identità", gli edifici e piani in cui sono allestiti gli uffici assumeranno un ruolo sempre più importante per le aziende e i relativi collaboratori, attivi in una realtà globale flessibile e in continuo mutamento. È in questo ambito che si colloca la cultura di un'azienda, in particolare nella realizzazione degli spazi di lavoro ispirati a un concetto globale e nelle superfici concepite prevalentemente per il lavoro su progetti e per una modalità di comunicazione interattiva e temporanea. La ricerca "Freedom at Work - Nuovi modi di lavorare", pubblicata in italiano, è disponibile su richiesta a: Sedus Stoll AG Dorothea Scheidl-Nennemann Public Relations Manager Brückenstraße 15 D-79761 Waldshut Tel.: +49 (0)7751/ 84-291 E-mail: presse@sedus.de.
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