L'innovazione è una responsabilità normalmente assegnata ai reparti di ricerca e sviluppo, ma ciò oggi non è più sufficiente. Le aziende si devono dotare di nuovi modelli affinchè l'innovazione si possa realizzare a qualsiasi livello di una organizzazione.
Bisogna sviluppare una cultura di successo per l’innovazione, che riunisce diversi individui e gruppi all'interno di un'azienda sulle idee da creare, sviluppare ed implementare. Si tratta di un modello che concede flessibilità e creatività al flusso di idee, per adattarsi al mutare delle circostanze. Utilizzando tale modello, le aziende possono imparare a rendere i loro processi di innovazione più efficaci e di successo. Questo genere di innovazione deve essere una priorità per le organizzazioni che vogliono essere pronte a crescere e svilupparsi.
Invece di guardare all'innovazione come ad un semplice processo, bisogna concentrarsi sui ruoli che le persone giocano nelle organizzazioni innovative. In altre parole, l’innovazione è vista non come il prodotto di azioni sequenziali - processo basato sulla mentalità industriale - ma, piuttosto, come il risultato di persone che interagiscono in un modo spesso disordinato e dinamico.
Così come la creatività richiede un processo analogico, non un pensiero sequenziale, così pure fa l'innovazione, che non è altro che la creatività applicata a una particolare disciplina. L'innovazione richiede molti "stop and go", ritorni sulla stessa idea, respingimenti, nuove riprese, revisioni, ricerca di maggiori informazioni, progettazione, magari rendendosi conto che il design non è ottimale e che si deve tornare da capo. L'innovazione non è un processo lineare, ma è un processo che avanza, con molto controllo a posteriori e con varie deviazioni inattese.
Sono sei i ruoli chiave che ogni organizzazione innovativa dovrebbe avere:
- A = Attivatori. Sono le persone che avviano l'innovazione in un'organizzazione. Quando l'obiettivo è l'innovazione, la gente ha bisogno di essere 'provocata' .
- B = Browser. Questi sono i raccoglitori di informazioni. La loro missione è quella di indagare tutto il processo e per trovare le informazioni rilevanti sia per l'avvio del processo che per l'applicazione di nuove idee.
- C = Creatori. Sono le persone che evidenziano nuovi concetti e possibilità. Essi vanno oltre l'ovvio e generano molte idee.
- D = Sviluppatori. Sono le persone che trasformano le idee in prodotti, servizi e soluzioni
- E = Esecutori. Queste persone portano l’innovazione sul mercato.
- F = Facilitatori. Sono le persone che approvano l’innovazione e garantiscono che il processo si sviluppi.
Ancora due pillole di saggezza:
- L'innovazione non è sempre contraddistinta da "passi da gigante", ma è anche fatta di piccoli miglioramenti, giorno dopo giorno.
- Infine l'innovazione non è solo inventare qualcosa, ma può essere applicata a quasi ogni aspetto delle attività del nostro lavoro.
Tra le “innovazioni recenti” si ricordano:
- digital wallet (pagamenti nei punti vendita e per commercio elettronico)
- zip cars (es. BalBlaCar)
- Uber (App con richiesta corsa auto e pagamento)
- Airbnb (network di persone che affittano alloggi)
- single serve coffee maker (nuovi modelli di macchine per caffè adatte al segmento dei single e non solo)
- Kidzania (parco dove bambini da 4 a 12 anni giocano a fare i grandi, nato in Messico è presente in 18 città nel mondo, solo Lisbona e Londra in Europa)
- IBM Watson (sistema intelligente in grado di rispondere a domande espresse in lingua naturale)
- Warby Parker eye glasses (brand dall’ispirazione vintage, di qualità e design molto curato, occhiali venduti on line con prova e scelta a casa senza obbligo di acquisto).
- Reverse innovation (prodotti in mercati lontani - India e Cina - e poi venduti anche su mercati maturi per creare nuovi segmenti di impiego)
- Free marketing (eventi, relazioni, pr, presenze social forum)
- Piattaforma Nike+
Considerazioni tratte da "Winning At Innovation", di Fernando Trias de Bes e Philip Kotler.
|