Si sta svolgendo l'Esposizione Universale Expo Milano 2015 (da maggio a ottobre) e le presenze di delegazioni straniere e di turisti producono effetti sul traffico e gli spostamenti si fanno più complicati. Alcune aziende si organizzano con il lavoro agile.
Il Forum ha predisposto una indagine per capire quanto l'applicazione delle tecnologie e dei servizi UCC possa essere di supporto ad aziende e persone in questo periodo. Nel seguito la sintesi dei risultati.
Secondo il 75% dei partecipanti all’indagine, l’evento Expo 2015 condiziona la giornata di lavoro degli addetti di aziende che sono localizzate in Milano e hinterland.
Circa 1/3 del campione dichiara di dovere impiegare più intensamente le tecnologie e sevizi di UCC, mentre un altro terzo è intenzionato a dotarsi di nuove tecnologie UCC.
Secondo il 58% di chi ha partecipato all’indagine, in questo periodo in azienda si prevede lo sviluppo del mobile working e per il 50% dei rispondenti dello smart working.
Dal punto di vista degli impatti sull’organizzazione, la coincidenza con Expo 2015 costringe alcune aziende a cambiamenti che riguardano l’orario e la sede del lavoro. La flessibilità di orario e di sede/postazione consente ai dipendenti di gestire meglio gli spostamenti da casa al lavoro e viceversa. Un recente (12/5/2015) servizio del TG ha testimoniato come alcune aziende stanno affrontando il disagio legato all’aumento del traffico in determinati luoghi ed orari, come effetto collaterale dell’Esposizione Internazionale. Una casa farmaceutica, oltre a dare flessibilità sull’orario di ingresso permette ai suoi 500 lavoratori flessibilità di sede, con postazioni condivise presso i tre stabilimenti dislocati nella zona. Per i 300 dipendenti della Xerox la flessibilità di orario è una realtà. “Si tratta di garantire ai collaboratori la conciliazione casa-lavoro ed evitare il traffico nei momenti in cui è particolarmente rilevante all’interno della cerchia di Milano, poi per noi é fondamentale ridurre l’impatto dal punto di vista ambientale”, afferma Angelo Monfredini, EHS di Xerox. ”Molti lavoratori arrivano in azienda dall’hinterland e, quindi, Expo incide sui loro trasferimenti”, afferma Manuela Trentini Maggi del Gruppo Havas.
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Per lo smart working sembra proprio che sia il momento giusto.
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