Alcuni dicono che il mercato di riferimento dell’UCC sia troppo vasto, per altri è esattamente l’opposto: una nicchia. Io continuo a pensare che UCC sia una opportunità.
Opportunità per molte aziende, private e pubbliche, di rinnovamento e sviluppo non solo dal punto di vista tecnologico, ma soprattutto da quello organizzativo, del lavoro e della vita sociale. Con UCC si può migliorare l’efficienza delle nostre attività, ma si può anche creare più partecipazione, ottenere più creatività, dare più qualità e valore al lavoro. La sfida non è affatto banale, ma non è neppure generica. Oggi disponiamo di riscontri oggettivi per definire gli ambiti applicativi e per valutare gli impatti delle soluzioni UCC. Cosa manca? La risposta più appropriata è: “il definitivo e convinto intervento dei tanti attori che sono coinvolti”. Non è più il momento dell'attesa, occorre agire, tutti quanti assieme: dal top management al marketing, dalle risorse umane all’ICT, dai sindacati dei lavoratori alle associazioni imprenditoriali, dalle Istituzioni centrali a quelle locali. Ho posto per primo il rapporto tra chi decide e la funzione di marketing, perché ritengo che solo portando ai responsabili argomenti convincenti, capaci di creare opportunità di mercato, si può pensare di far decollare definitivamente l’UCC. Ma il modello resta di tipo “win-win” per tutti gli attori. Se le aziende e i dipendenti cogestiscono le nuove abitudini di impiego del tempo per le attività lavorative, le prime otterranno maggiore flessibilità e produttività, i secondi aumenti salariali e miglioramento nella qualità della vita. A vantaggio dei vendor, si registreranno crescenti risultati di vendita di prodotti ed i servizi, a partire da quelli UCC che riguardano la web collaboration ed i social media. La proliferazione del loro impiego contribuirà sostanzialmente a ridurre l’impatto ambientale dovuto agli spostamenti di varia natura, per lavoro e divertimento, e le Istituzioni potranno aumentare il consenso dei cittadini. Alla riapertura delle attività dopo la pausa di agosto, questo è in breve il mio pensiero. E con tale scenario non si può che affermare: “grazie UCC!”
Mario Massone
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